[Discussioni] Il rettore dell'Università di Trento risponde

simo s a ssimo.org
Ven 22 Giu 2007 01:44:22 CEST


On Fri, 2007-06-22 at 01:13 +0200, Francesco Potorti` wrote:

> Intendo dire che chi parla non sta bluffando.  È il comune modo di
> ragionare nell'ambiente, ed è ritenuto il modo corretto.  O meglio, è
> ritenuto il modo avanzato, quello che fanno quelli bravi.  Non c'è nulla
> di strano e men che mai di scandaloso in quel che dice.

Quando parla dei cinesi che ti rubano i brevetti conta balle, sul resto
lo capisco bene che il rettore ragioni in quel modo, ma quel
ragionamento mi sta bene se i fondi sono privati, oppure se c'e' una
seria ricaduta sul territorio.
A fronte di soldi virtuali in cambio di ricerca reale e soprattutto
fatta sulle spalle di ricercatori sottopagati, se permetti, il discorso
mi torna molto meno.

> Insomma, se ci si vuole opporre a questo modo di ragionare non si può
> fare leva su una supposta scorrettezza di comportamento, ma sui
> presupposti politici a livello di strategia della ricerca e della
> diffusione della conoscenza a livello europeo.

Quello e' un altro piano si, ma qui si contesta il possibile "regalo" ad
una societa' che di ricaduta sul nostro territorio non ne fa, ne in
termini occupazionali ne altro.

> >Sai bene cosa sia la prior art, e sai anche bene che i brevetti o li fai
> >subito, o, una volta passato certo tempo dalla pubblicazione dei
> >risultati non e' piu' possibile fare domanda (ci sono certe differenze
> >tra il sistema brevettuale Europeo e quello USA in questo caso)
> 
> Sì, se vogliono brevettare qualcosa prima depositeranno il brevetto e
> poi ci faranno le pubblicazioni.

Si ma che c'entra col "se non li brevettiamo ce li fregano i cinesi" ?
O non pubblichi, brevetti e poi diffondi, oppure pubblichi e basta, in
entrambi i casi i cinesi non c'entrano un fico secco, e' solo fumo negli
occhi di chi vuol difendere un modo di fare. E quando uno scende ad
utilizzare queste tattiche mi puzza per principio, anche se lo fa solo
per ignoranza.

> >Inoltre non si capisce perche' dovrebbero vietarne l'uso commerciale,
> >visto che il finanziamento e' in gran parte pubblico e loro dicono che i
> >brevetti interessano poco.
> 
> Perché sperano di ricavare qualcosa dal mantenere i diritti di
> sfrttamento economico per la società, per esempio vendere i diritti, o
> creare le basi per uno spinoff che possegga quei diritti.  Di nuovo, è
> la prassi comune di chi sa come si fanno queste cose, e loro cercano di
> farle, e la società con MSR gli è utile anche perché MSR sa guidarli
> bene nel caso si possano fare.

Francesco, tanto piacere, ma se i soldi sono pubblici non vedo perche'
MS debba guadagnarci da questa ricerca (e l'analisi di Assoli mi sembra
chiarire abbastanza bene che i soldi che ci mette MS sono piuttosto
virtuali, ma il guadagno sarebbe reale).

Fra l'altro si parla di software, la cui brevettabilita' e' piuttosto
dubbia.

> Insomma, voglio dire che non sta imbrogliando o raccontando storie
> quando dice quel che è citato in cima.

Sta solo usando un sacco di fondi pubblici in un modo poco trasparente,
e' tutto li il punto. E se mai sti soldi dovessero fruttare, a fronte di
un investimento pubblico _ingente_ meta' dei guadagni sarebbero comunque
richiedibili da un partner privato, anzi, basterebbe un indebitamento
minimo (25.000 EUR) perche' questi diventassero tutti privati.... se
permetti non mi sembra proprio un grande affare.

Simo.




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