[Discussioni] Il rettore dell'Università di Trento risponde
simo
s a ssimo.org
Ven 22 Giu 2007 02:52:30 CEST
On Fri, 2007-06-22 at 02:08 +0200, Francesco Potorti` wrote:
> >Quando parla dei cinesi che ti rubano i brevetti conta balle
>
> Chi nella ricerca corre dietro ai brevetti ci corre per davvero,
> altrimenti arriva prima qualcun altro. Non si inventa nel vuoto, se non
> in rare occasioni, e quel che fai tu è facile che lo stiano facendo
> anche altri.
>
> A parte il fatto che anche se c'è prior art, intanto il brevetto te lo
> danno, perché l'ufficio brevetti non è onnisciente, poi devi trovare
> qualcuno che trova la prior art e si oppone, non è mica automatico.
Si ma a lui che gli frega?
Se pubblica prima, in ambito scientifico, ottiene lo stesso risultato.
Ti interessa la corsa solo se hai intenzione poi di realizzare prodotti
e il rettore ha detto chiaramente che non gli interessa.
> Comunque nessuna di queste cose è rilevante in questa discussione, in
> effetti. Non è questo il punto.
Gia'.
> >Quello e' un altro piano si, ma qui si contesta il possibile "regalo" ad
> >una societa' che di ricaduta sul nostro territorio non ne fa, ne in
> >termini occupazionali ne altro.
>
> Sì, ma è un discorso che regge a livello politico. È difficile accusare
> il rettore di scorrettezza, lui ha fatto gli interessi dell'università.
E questo e' da vedere, quel centro per ora mi sembra solo un costo (con
tanto di dirigente strapagato e ricercatori sottopagati).
Comunque, passi l'universita', ma la provincia che ci guadagna da questo
investimento? C'e' ricaduta per il territorio? Se si, dove?
> Che poi questi non siano gli interessi del contribuente è probabilmente
> vero, come argomentato nello studio di Assoli.
E questo era quello che gli si contestava, ma ormai in Italia abbiamo
sballato talmente tanto che usare i soldi pubblici senza doverne rendere
conto e' naturale.
> Infatti. Ma il rettore non l'ha fatto per far guadagnare MSR, ma per
> fare gli interessi dell'università di Trento. E MSR è stata brava a far
> coincidere le due cose.
Eh, non ti posso contraddire.
> Per cui non ha senso incaponirsi su questo, perché significa essere
> "quelli che stanno di principio contro MS". Dal punto di vista
> dell'università l'accordo è conveniente.
Su questo concordo.
> Quel su cui bisogna pestare è il fatto che questo tipo di accordi non
> favorisce il contribuente, e quindi il sistema di incentivi su cui le
> università basano il loro funzionamento va ritarato. In altre parole,
> bisognerebbe cambiare le cose in modo che un accordo del genere non
> risulti conveniente per l'università. Ma finché lo è, il rettore ha
> fatto il suo mestiere.
Il problema vero e' applicare un sistema inventato per le universita'
private (o per quelle pubbliche che fanno accordi con aziende
_nazionali_), e applicarlo al caso dell'universita' italiana.
Se almeno pagassero i ricercatori uno stipendio decente avremmo una
ricaduta di qualche tipo (ovvero cervelli che rimangono in Italia).
> >Fra l'altro si parla di software, la cui brevettabilita' e' piuttosto
> >dubbia.
>
> Cosa che molto probabilmente lui non sa, come quasi nessuno sa.
E che comunque conta poco.
Simo.
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