[Discussioni] Fwd: Re: nuovo concetto: inquinamento informatico
simo
s a ssimo.org
Lun 28 Maggio 2007 21:33:08 CEST
On Mon, 2007-05-28 at 17:35 +0200, Roberto A. Foglietta wrote:
> Se non sai argomentare la differenza fra disinformazione, marketting
> e informazione allora non sei in grado di distinguerti, quindi non sei
> in grado di operare incisivamente. La questione che ho alzato è quindi
> ben fondata in termini pratici e pragmatici oppure non esiste per
> nulla. Tu sei l'esempio che invece la questione ha motivo di esistere.
Boh se lo dici tu.
Io non ho capito dove stia la confusione, la mia affermazione e' una
semplice deduzione logica:
La domanda:
Microsoft fa informazione corretta?
Presupposti:
Microsoft e' una azienda e il mezzo principale di comunicazione e' il
marketing
Microsoft e' nota per il notevole quantitativo di FUD che mette nel
proprio marketing.
Il FUD non e' informazione corretta ma un modo fazioso e capzioso di
proporre dati spesso dalla dubbia natura (studi finanziati da Microsoft
stessa e spesso dalle metodologie poco chiare).
Conclusione:
Microsoft quando fa marketing spesso fa disinformazione.
A me non sembra di fare confusione, ma accetto la critica, magari puoi
fare chiarezza tu sull'errore che faccio nel ragionare in questo modo.
> Si può credere in un'idea e si può credere che l'esposizione
> "liturgica" di un'idea faccia presa. Questo è vero in quanto le
> religioni ne sono l'esempio millenario. Resta il fatto che hanno
> impiegato secoli per diventare tali e di fronte al pragmatismo e
> relativismo della cultura occidentale vivono un periodo di crisi tale
> per cui anche quelle convenzionalmente moderate si stanno rifugiando
> nell'oltranzismo.
>
> Noi non abbiamo secoli a disposizione e quindi l'approccio in termini
> di fede, seppur trasversale e filosofica del concetto di libertà non è
> adeguata agli scopi a breve periodo. Il fatto che si coltivi uno
> zoccolo duro è ragionevole ma il confronto con il resto del mondo deve
> essere mediato in maniera opportuna e con la consapevolezza che
> un'idea non è mai giusta o sbagliata ma più o meno adeguata alla
> situazione o allo scopo.
Completamente condivisibile, anche se contesterei il: "non abbiamo
secoli a disposizione" perche' questo dipende dai punti di vista e dagli
orizzonti. Con questo non sostengo che li abbiamo (noi, chi?).
> > > Che cosa significa "corretta" se alla luce della ragione
> > > esistono solo gradi diversi di menzogna?
> >
> > Immagino che non tutti debbano seguire necessariamente il tuo stesso
> > orientamento filosofico :)
> >
>
> Non è un orientamento filosofico è lo stato dell'arte della scienza e
> della filosofia: l'umana impossibilità di conoscere la verità. Si è
> pariti con il piano inclinato di galileo e si è arrivati alla
> meccanica quantistica. Si è partiti con la religione di stato e si è
> arrivati all'individualismo. Si è partiti da Cartesio e si è arrivati
> a Popper. Si è partiti con il rinascimento e si è arrivati al cubismo
> e poi non so... non ci ho più capito molto di quelli venuti dopo a De
> Chirico e Picasso.
L'obiettivo della scienza e' la ricerca della verita', non della Verita'
pero'. La Verita' e' una questione di fede o filosofia, la verita' una
questione scientifica.
Si puo' sostenere che io non posso conoscere la Verita' ultima sulla
conformazione della materia, ma non posso negare la verita' del treno
che mi viene addosso. E' solido, ed ha una massa molto superiore alla
mia. Se mi viene addosso mi ammazza. Questa e' una verita', puoi provare
a confutarla, ma ti sposti su un piano che non mi interessa e non
interessa chiunque si trovi pragmaticamente di fronte ad un treno.
> > > Si tratta di una professione di fede?
> >
> > In parte e' molto vicino ad una ideologia in piccolo, e quindi per certe
> > persone si puo' pensare si avvicini ad una professione di fede. Fede nel
> > fatto che la liberta' sia un valore e vada difesa anche nei settori meno
> > evidenti.
> >
>
> La fede non si discute, scusa se mi sono permesso.
Per me la fede si puo' tranquillamente discutere.
> Non abbiamo nulla da dirci: tu credi, io no.
Illuso :-)
Personalmente il problema lo vedo in modo differente: tu credi di sapere
quello che pensano gli altri, io no.
Mi sembra che tu approcci questa lista in modo confrontazionale, come se
tu avessi compreso la Verita' mentre "lo zoccolo duro" della lista sia
un omogeneo sancta sanctorum di babbei che sono fortemente legati
neanche ad una ideologia, ma ad una fede immutabile, che non mettono in
discussione, anzi che forse non hanno i mezzi dialettici per farlo.
Non credo che serva a molto discutere se la mettiamo su questo piano (e
io cerco di non farlo).
Se sei d'accordo io abbandonerei questo metodo e preferirei parlare di
cose piu' concrete e meno di quel che credo uno o l'altro. Forse un
giorno, dopo molti anni di discussione, quando ci si conoscera' meglio,
si potra' avere i mezzi per giudicarsi/criticarsi l'un l'altro.
Al momento e' meglio giudicare/criticare le posizioni su singoli fatti,
o singole opinioni.
Simo.
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