[Discussioni] Linux all'AUSL di Ferrara
Simone Piccardi
piccardi a softwarelibero.it
Mer 5 Nov 2008 12:03:11 CET
Paolo Bizzarri ha scritto:
> On Tue, Nov 4, 2008 at 8:40 PM, Simone Piccardi
> <piccardi a softwarelibero.it> wrote:
>
>
> Taglio tutta la tirata sul software come prodotto/servizio, e
> suggerisco di andarsi a vedere i dati Eurostat sulle ESPORTAZIONI di
> software in Europa e Stati Uniti. Ci sono dei dati interessanti.
>
Beh certo, invece di argomentare, anche io potrei tagliare tutte le tue
"tirate". Pero' si da' il caso che cerco di avere un pelino di rispetto
per i miei interlocutori, cosa che con questo tipo di considerazioni tu
di certo non dimostri.
>> Se ti chiedi perche' non si riesce a far crescere aziende IT di respiro
>> internazionale la risposta mi pare ovvia,
>
> A me no. Esistono multinazionali di software in Francia, Gran
> Bretagna, e Germania, tanto per dire. Sarebbe interessante domandarsi
> perchè lì sì e qui no, non credi? Invece di pensare che tutto deriva
> da Word.
>
Di nuovo trovo poco rispettoso cercare di attribuire agli altri idee che
non hanno per poi tentare di ridicolizzarle. Io non ho mai sostenuto ne`
detto che tutto deriva da word, ma visto che la parte in cui argomentavo
hai deciso di tagliarla, vedo che poi ti sei inventato un sostituto. Ti
inviterei pertanto, invece di criticare idee che non ho, di argomentare
meglio le tue. Per quale motivo non ci sono multinazionali di software
in Italia? Visto che ovviamente non deriva da Word, avrai una
spiegazione alternativa.
>
>> pensi sia davvero credibile
>> fare una azienda una azienda italiana (o americana) che possa fare una
>> qualche concorrenza a Microsoft nel campo dei word processor?
>
> Ma il tuo/vostro concetto di software non va più in la del word processor?
>
> Ma non riuscite a concepire un azienda che sviluppi un prodotto
> software che non sia un wp?
>
Ci risiamo, di nuovo continui a mettermi in bocca o addirittura in testa
idee che non ho. E poi io sono uno, e allora per favore usa il
singolare, e lasciamo perdere questo artificio retorico del voi. Se
fosse vero che quello e` il mio concetto sarei io che son cosi' scemo da
non riuscire a concepire altro software che un word processor.
Ma nel caso non si fosse capito quello di word era solo un esempio, fra
i piu' eclatanti, di monopolio nel sofware proprietario. Ho preso quello
dato che era da li' che era partito il discorso. Ma certo se tagli le
argomentazioni con la scusa delle "tirate" ...
Io che si possa sviluppare altro lo concepisco benissimo, ma come mai tu
non arrivi ad avvertire come problematico che sia diventanto
inconcepibile che una azienda possa mettersi in concorrenza sul mercato
dei word processor? (anche se poi ce ne sono, come quella che ha curato
il passaggio ad openoffice della gendarmerie). Il mercato e` libero o ci
sono aree protette dove e` vietato entrare?
> Di SAP, per dire, qualcuno ha mai sentito parlare? DI SAS?
>
Certamente, ma per quanto mi riguarda il discorso si ripete pari pari.
Sei credibile nel proporre una alternativa proprietaria a SAP? Quali
aziende gli stanno facendo concorrenza con soluzioni proprietarie
alternative? Che quota di mercato hanno? Quali investimenti minimi sono
richiesti? Potrebbe una piccola impresa tentare di farlo?
Gia` ma le piccole imprese sono inutili...
> Ci sono tantissime società che producono software FUORI dal mondo
> dell'Office Automation. E francamente, concentrarsi su questo mi
> sembra piuttosto riduttivo.
Di nuovo cerchiamo di non travisare quello che ho detto. Io mi concentro
sul fatto che ritengo il modello di sviluppo di software
proprietario nocivo per la societa` ed il mercato, per le ragioni che ho
esposto. Dopo di che liberissimi di cercarsi gli spazi in quel mondo, se
uno ci vuol provare e ci riesce, ed anche di fare attivita` politica a
suo favore, per fortuna ancora siamo in democrazia. Io continuero` a
fare attivita` politica ed imprenditoriale per contrastarlo.
>
>> Di certo con un programma proprietario no, ma con openoffice una
>> qualunque azienda, di qualunque paese, anche piccolissima, puo` farlo.
>
> E se quell'azienda provasse invece a sviluppare un software un minimo
> diverso, magari proprietario?
Con questo intendi che tanto la partita dei word processor e` persa per
cui quell'azienda su quel mercato non ci potra` mai entrare per cui deve
andare a cercare spazio altrove? Perche' se e` cosi' non fai altro che
confermare quanto sostenevo.
>
> Io oggi sto sviluppando una piattaforma per erogare servizi sui
> cellulari delle principali telco MONDIALI: Vodafone, Orange eccetera.
> E' male? Se diventano una società di 200 persone è un bene o un male?
>
> Non stanno sviluppando software libero. Il software è ben
> proprietario. Hanno un modello di business che consente loro di
> guadagnare, pagare gli stipendi e crescere. Fanno male?
>
Non ho capito un accidente di chi sia, se tu o qualcun altro, a
sviluppare, ma la cosa mi interessa poco, le strategie commerciali dello
sviluppo di software proprietario sono assolutamente convenzionali ed
arcinote. Quello che interessa a me casomai sarebbero strategie
commerciali ed idee di impresa per il software libero. Avere un altro
monopolista (italiano) su un settore del software non mi interessa per
nulla.
>> Certo, non potra` aspirare a sostutuire la Microsoft come il nuovo
>> monopolista dei word processor, ma questo secondo me non e` altro che un vantaggio.
>
> A me può far piacere che non diventi un monopolista. Ma di una
> microazienda che si regge a malapena sulle sue gambe non credo che
> nessuno abbia bisogno.
>
Certo dobbiamo fare tutti delle belle multinazionali. E che i piccoli
non si provino a fare concorrenza o entrare sul mercato, che dan solo
fastidio e sono solo inutili microaziende...
Alla faccia, ovviamente, del libero mercato.
>> Per cui, tenendo presente che la pubblica amministrazione di un paese
>> non e` una azienda ne' un privato, e che le sue scelte devono essere
>> anche politiche, e non solo economiche, io considero perfettamente
>> lecito, ed anche auspicabile, che ne faccia, come fanno tutte le
>> pubbliche amministazioni in tutto il mondo, di mirate a favorire
>> l'economia e lo sviluppo locale.
>
> Benissimo. QUALI scelte? L'Irlanda, per dire, ha lavorato sul sw
> proprietario ed ha ottenuto risultati di crescita straordinari, oltre
> a uno sviluppo del suo settore software notevolissimo.
Anche l'Extremadura ha fatto una scelta a favore del software libero, ed
ha ottenuto risultati di crescita straordinari. La differenza e` che
quella e` replicabile in qualunque altro posto, mentre quella di avere
la sede europea di Microsoft no.
> Se mi dici che la PA deve scegliere in modo da favorire la crescita,
> ne possiamo discutere. Ma qui voi state parlando a livello del Comune
> di Vicopisano. Questo è ridicolo: le scelte di politica industriale si
> fanno a livello di Parlamento, al massimo di Regione. Non certo di
> piccolo comune.
>
Ci risiamo, a quanto pare non ti riesce di fare a meno di inventarti gli
argomenti degli altri. Cosa cavolo c'entra il livello del comune, e da
dove sarebbe saltato fuori? Questo te lo sei completamente inventato da
solo.
>> Per cui per quanto mi riguarda e` male che la pubblica amministrazione
>> acquisti licenze d'uso per software proprietario da chiunque, italiano o
>> americano che sia, quando potrebbe usare quei soldi per farsi fornire
>> servizi, formazione, ed altro su software libero.
>
> Solo una precisazione. Generalmente una PA paga le licenze
> sull'investimento, e i servizi sul funzionamento. Non è facilissimo
> spostare i soldi da una parte all'altra, in una PA.
>
> E comunque, trovo sconcertante che parlando di PA si parli di Word.
>
Anche io. Solo che sei tu a sostenere che si faccia questo, anche se
cerchi di attibuirlo a me/noi. Io ho sempre parlato in generale di
software libero, facendo un esempio.
> Io sono anni che lavoro con la PA, e parlo di tutto fuorchè di Word.
>
Io gli parlo *anche* di quello.
> Parlo di applicativi verticali, più o meno complessi, che hanno costi
> che sono generalmente moltiplicativi rispetto alle licenze di Word
> acquistate (tanto per dire).
>
> E su cui sarebbe interessante puntare e investire, invece di
> continuare a farsi i problemi su Word sì/Word no.
Questo di nuovo e` come tu hai deciso di presentare le mie idee, io ho
sempre parlato di software proprietario si/no.
Ma a questo punto visto che l'approccio e` quello sistematico di
ignorare gli argomenti (le famose "tirate") e inventarsi le idee altrui,
trovo davvero inutile proseguire la discussione.
Ciao
Simone
--
As.| Simone Piccardi - KeyID:2A972F9D - JabberID:simone a jabber.linux.it
So.| http://firenze.linux.it/~piccardi - http://www.softwarelibero.it
Li.| Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono. Poi vinci.
M. K. Ghandi
More information about the discussioni
mailing list