[Discussioni] FSF, pazzi?

Andrea Glorioso andrea a digitalpolicy.it
Gio 15 Lug 2010 12:01:41 CEST


Caro Marco,

2010/7/15 Marco d'Itri <md a linux.it>:
> On Jul 15, Andrea Glorioso <andrea a digitalpolicy.it> wrote:
>
>> Naturalmente l'idea e` che il controllo di un tale sistema resti nelle mani
>> dell'utente - assumendo che la maggior parte degli utenti modifichi le
>> configurazioni
>> di NoScript - ma concettualmente non mi pare poi cosi` differente dai sistemi
>> DRM contro cui l'FSF ed RMS si sono spesi molto.

> Per quanto non mi sembri una grande idea non vedo un parallelo con i
> sistemi di DRM visto che questi sono imposti al utente e non scelti.

Il discorso meriterebbe piu` tempo, ma provo a spiegarmi sinteticamente.

Circa chi "sceglie": la differenza l'avevo gia` specificamente notata
(e scritta)
nella mia precedente email. Bisognerebbe comunque mettersi d'accordo sul
significato di "imporre", dato che - cosi` come nessuno impone ad un utente
di installarsi NoScript, cosi` nessuno impone (per ora) all'utente di comprare
(o acquisire in altro modo :) prodotti soggetti a sistemi DRM le cui operazioni
sono controllate da altri. Penso anche che tra teoria e pratica c'e` molta
differenza: dubito che tutti coloro che si installano un add-on per Firefox,
o che addirittura se lo trovano pre-installato, vadano a modificare le
configurazioni
del medesimo. Naturalmente hanno la liberta` di farlo (legalmente) e
questa e` una
grande differenza.

Sono poi interessato ad un ragionamento piu` astratto, ovvero il fatto
che si intende usare un sistema automatizzato per prendere delle decisioni
di natura legale e - sicuramente dal punto di vista di RMS - morale. Questa
mi pare una dimensione nuova nell'impianto concettuale di FSF e di RMS che
non avevo mai notato prima (probabilmente mi era sfuggito, non seguo ogni
giorno quel che dice o fa RMS).

Grazie per la spiegazione sul kernel.

Ciao,

Andrea



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