[Discussioni] Informazioni ed esempi sull'apertura dei dati delle PA
M. Fioretti
mfioretti a nexaima.net
Sab 12 Giu 2010 08:09:38 CEST
On Fri, Jun 11, 2010 15:05:02 PM -0700, Stefano Maffulli
(smaffulli a gmail.com) wrote:
> è un po' che rimurgino su questo tema e mi convinco sempre più che
> l'approccio di dimostrare che conviene aprire i dati pubblici sia
> sbagliato. Penso che dovrebbe essere dimostrato il contrario, ovvero
> che tenere i dati della PA privati è conveniente.
Stefano,
ottima osservazione. In effetti, dimostrare che conviene aprire i dati
pubblici nel senso di "dimostrare che se pubblicherai questi dati si
guadagneranno (chi è un altro discorso) X milioni di euro più di
prima" non solo è probabilmente sbagliato in principio, ma è anche
molto, molto difficile, a detta di tutti gli esperti. Al meeting cui
ho partecipato l'altro giorno, una delle cose ripetute più spesso era
appunto "Stop looking for business cases, and just release the data",
vedi
http://stop.zona-m.net/active-citizens/open-public-data-are-so-good-its-hard-start-explaining-why
Io quindi per quanto mi riguarda cercherò di seguire un approccio
diverso, vedi sempre il link qui sopra, che comunque dovrebbe aiutare
tutti a mettere le PA "nell'angolo", cioè a dover dimostrare LORO che
tenere i loro dati privati è conveniente.
Detto questo, condivido un fatto, così come l'ho incontrato io. Prima
o poi scriverò anche questo sul sito, ho ancora un sacco di
appunti. Sempre allo stesso meeting c'era gente che ha già fatto e sta
facendo da un pezzo quello che suggerisci tu e si trova regolarmente
davanti a funzionari PA che "dimostrano" che tenere i loro dati
privati è conveniente, o comunque lo danno talmente per scontato da
rifiutare di discuterne, come segue:
- per aprire i dati bisogna spendere soldi che noi di questi tempi
certo non abbiamo: digitalizzare il cartaceo, convertire a XML roba
in PDF o chissà cos'altro...
- il nostro dipartimento si paga le sue spese solo vendendo i dati che
produce. Se li pubblichiamo gratis, ne beneficerà forse anche lo
stato con maggiori introiti fiscali, che però non arriveranno certo
a noi
- quando i dati sono "personali", cioè roba legata a fisco, sanità,
anagrafe... la sola idea di cause legali da privacy chissà quando da
chissà chi chiude la discussione.
- se la gente vede come lavoriamo ci copriremo di ridicolo (sul serio,
è venuta fuori pure questa)
più altre 1/2 cose che ora non ricordo. Insomma nel mondo reale i
primi 2 argomenti bastano e avanzano, se non c'è qualcuno che
dall'ALTO dica "piantatela, aprite tutto ora". A questo aggiungo io
una mia convinzione che ho già espresso nell'articolo linkato: aprire
i dati pubblici DISTRUGGE posti di lavoro pubblici e parapubblici.
Quelli dei passacarte che prendono lo stipendio solo per darteli col
contagocce allo sportello, su carta, previa marca da bollo, e dei loro
"dirigenti", e degli usceri dell'ufficio, e di chi pulisce l'ufficio,
e della guardia notturna del medesimo e dei fornitori di carta e
marche da bollo...
A me tutto questo andrebbe benissimo, a politici e sindacalisti
probabilmente un po' meno, ma dal loro punto di vista è una prova
lampante che tenere i dati privati conviene eccome. Quindi bisogna
andare per gradi e provarle tutte.
Ora un invito. Alcuni degli esempi che fai qua sotto, quelli esteri,
già li conosco e li citerò. Ma il senso della mia domanda iniziale è
proprio di invitare chi può fornire esempi piccoli ma _concreti_ e
_locali_ tratti dalla sua attività o dai suoi bisogni professionali a
passarmeli, per raccogliere così tanti esempi concreti che aprire i
dati fa guadagnare la società che diventa quasi impossibile dimostrare
il contrario. Per esempio, il problema di questa domanda, sia ai fini
della mia ricerca sia in generale, credo:
> Perché bisogna dimostrare che consentire a Poste It di tenere privata
> la lista dei CAP danneggia i cittadini perché riduce la concorrenza
> nel settore?
è che messa così è troppo generica, se ti fermi lì ti rispondono con
gli argomenti che ho appena riassunto e finisce così. Troviamo un caso
_concreto_ di qualcuno che non può fare un'attività economica o che
facendola spende X tempo o soldi inutilmente proprio per quel
motivo e lo pubblico. Idem per gli altri esempi:
> Oppure perché i dati raccolti dai telepass sulla rete
> pubblica di autostrade italiani non sono disponibili per i cittadini?
> E vogliamo parlare dei dati ISTAT, AFAIK ancora oggi pubblicati in
> inutili volumi di carta? E dei dati sul traffico dei mezzi pubblici,
> giusto per poter sapere in tempo reale quando passerà il 43/bis? A
> milano, per esempio, l'ATM ha questi dati ma se li tiene sul suo
> inutile sito. A Portland e San Francisco ci sono decine di
> applicazioni per iphone, android e siti web mobili che prendono dati
> pubblici dalle istituzioni e li portano ai cittadini.
anche perchè una parte enorme del problema non è nemmeno convincere i
politici o decidere chi dovrebbe dimostrare cosa. è convincere i
cittadini comuni, non quello 0.1 per mille di gente come me e te, che
LORO devono inc***si perchè i dati sono chiusi, mostrandogli che LORO
ci rimettono, non qualche superprofessionista.
Marco
PS: nei prossimi giorni starò parecchio fuori casa, quindi non
sorprendetevi se non risponderò subito.
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