[Discussioni] DDL per il SL nella PA
Daniele Micci
daniele.micci a tiscali.it
Mer 12 Gen 2011 11:11:24 CET
Alle martedì 11 gennaio 2011, Marco Bertorello ha scritto:
> Assolutamente no. Quello che nell'altra mail stai chiamando "sterili
> litigi", in realtà sono analisi di problemi reali, di cui non si può
> far finta di nulla
Può darsi che sia come dici tu. A me sembra in gran parte solo sterile
polemica.
> Personalmente, non ho gratificazione a fare da "maestrino", men che
> mai a dei politici.
> Posso capire che per qualcuno possa esserlo e non metto in dubbio
> l'utilità della cosa, ma sicuramente è l'ultimo dei nostri problemi
> (almeno secondo me)
Secondo me, sbagli. Il problema principale per noi è l'inadeguata diffusione
dei temi etici, sociali, politici che stanno dietro il software libero. Dalla
scarsa o distorta comprensione di questi temi derivano molti problemi che poi
ci troviamo ad affrontare. E' necessaria una vivace attività di diffusione
della cultura del sl. E questa attività può ben essere condotta anche nei
confronti del mondo politico. Non sto pensando ad un seminario, ma ad
incontri (che sarebbero in grado di organizzare a vario titolo e livello, e
su molteplici argomenti, tutte le associazioni ed i gruppi - nazionali e
locali) rivolti al pubblico. Secondo me nulla di male (anzi!) ci sarebbe se,
in occasione di simili eventi, venissero invitati (ad assistere, non a
partecipare) anche esponenti politici.
> Eh, grazie... sono dei politici :) *vivono* facendo gli equilibristi
> fra tutte le scarpe in cui possono mettere piede.
> Non facciamoci ingannare da queste cose, abbiamo visto come vari
> sellini si siano prodigati *immediatamente* (e anche su questa lista)
> a fare quadrato attorno al loro capo
Sai che su questo punto abbiamo idee differenti: tu vedi rosso appena senti
parlare di politica, io credo che si possa e si debba distinguere da caso a
caso. So per certo che esistono posizioni differenti in SEL: si va
dall'attivista pro-software libero, all'"opensursaro" confuso, al difensore
delle idee del libero mercato e della leale concorrenza tra tecnologie
diverse. (prendi queste espressioni come virgolettato di idee altrui, le ho
riportate più o meno come le ho raccolte... solo un po' riassunte)
Poi, ovviamente, ci sarà anche chi gioca a tenere il piede in un intero
calzaturificio. Si tratta di (provare ad) imparare a distinguere.
> si che possono, fra un anno. e nel frattempo possono dire "abbiamo
> fatto una cazzata, questi accordi non verranno mai applicati".
> peccato che non lo facciano
Non lo faranno perchè non possono farlo. Sarebbe come recedere dall'accordo
prima del termine contrattuale. Non credo che Microsoft starebbe a guardare.
E nel frattempo, aspettiamo un anno? E' più utile cercare di ottenere qualcosa
nel frattempo. Per usare un'efficace metafora non mia, il nostro scopo
dev'essere far sì che sul Protocollo "si depositi la polvere".
> Esatto. Ma per il momento, non è così. Gli accordi ci sono senza
> alcuna presa di posizione in merito.
Come ti ho scritto sopra, la Regione non può prendere posizione nel senso che
vorremmo noi. Ma possiamo provare a spingerli in direzione di una non
applicazione, di fatto, degli accordi sottoscritti.
> Ovvio che tutto quello che viene fatto "in direzione del software
> libero", finchè non c'è questa presa di posizione, non sono altro che
> un modo come un'altro per comprare il nostro silenzio (cosa che per
> altro sono già riusciti a fare, visto che il dibattito non è più
> pubblico ma ristretto a questa lista)
Può darsi che quella sia l'intenzione, può darsi di no. Credo valga la pena
andare a vedere il bluff.
> Ciao,
Ciao,
Daniele
--
L'utopia sta all'orizzonte. Mi avvicino di due passi, lei si allontana di due
passi. Cammino per dieci passi e l'orizzonte si sposta di dieci passi più in
là. Per quanto cammini, non la raggiungerò mai.
A cosa serve l'utopia? A questo: serve a camminare.
(Eduardo Hughes Galeano)
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