[Discussioni] DDL per il SL nella PA
Marco Bertorello
marco a bertorello.ns0.it
Mer 12 Gen 2011 13:05:32 CET
Il 12 gennaio 2011 11:11, Daniele Micci <daniele.micci a tiscali.it> ha scritto:
> Secondo me, sbagli. Il problema principale per noi è l'inadeguata diffusione
> dei temi etici, sociali, politici che stanno dietro il software libero. Dalla
Il problema principale che vedo è la scarsezza di etica nella comunità
del Software Libero stessa, figuriamoci esportarla!
> scarsa o distorta comprensione di questi temi derivano molti problemi che poi
> ci troviamo ad affrontare. E' necessaria una vivace attività di diffusione
> della cultura del sl. E questa attività può ben essere condotta anche nei
> confronti del mondo politico. Non sto pensando ad un seminario, ma ad
> incontri (che sarebbero in grado di organizzare a vario titolo e livello, e
> su molteplici argomenti, tutte le associazioni ed i gruppi - nazionali e
> locali) rivolti al pubblico. Secondo me nulla di male (anzi!) ci sarebbe se,
> in occasione di simili eventi, venissero invitati (ad assistere, non a
> partecipare) anche esponenti politici.
assolutamente d'accordo (nel senso che non sarebbe nulla di male)
>> Eh, grazie... sono dei politici :) *vivono* facendo gli equilibristi
>> fra tutte le scarpe in cui possono mettere piede.
>> Non facciamoci ingannare da queste cose, abbiamo visto come vari
>> sellini si siano prodigati *immediatamente* (e anche su questa lista)
>> a fare quadrato attorno al loro capo
>
> Sai che su questo punto abbiamo idee differenti: tu vedi rosso appena senti
> parlare di politica, io credo che si possa e si debba distinguere da caso a
Ni, io "vedo rosso" appena ci si abbassa ai politici di partito, ai
quali non frega nulla di noi, delle nostre istanze, dei nostri
diritti; interessa esclusivamente il nostro voto. Possiamo spiegargli
100.000 volte perchè le PA dovrebbero usare solo software libero, non
gliene fregherà mai nulla, perchè tanto non è un problema (in termini
di voti) disattendere le nostre richieste (o esaudirle con leggiucole
che non vengono applicate e lasciano il tempo che trovano).
Vuol dire che non dobbiamo lavorare con i politici? Assolutamente no!
Dobbiamo farlo, ma è assolutamente necessario cambiare l'approccio (se
vogliamo ottenere qualcosa; i fatti dimostrano che con l'approccio
"servile" attuale, non s'è cavato un ragno dal buco).
> caso. So per certo che esistono posizioni differenti in SEL: si va
> dall'attivista pro-software libero, all'"opensursaro" confuso, al difensore
> delle idee del libero mercato e della leale concorrenza tra tecnologie
> diverse. (prendi queste espressioni come virgolettato di idee altrui, le ho
> riportate più o meno come le ho raccolte... solo un po' riassunte)
> Poi, ovviamente, ci sarà anche chi gioca a tenere il piede in un intero
> calzaturificio. Si tratta di (provare ad) imparare a distinguere.
Il punto è che dovrebbero imparare a distinguersi fra loro (come
dovremmo fare anche noi ogni tanto).
Se ci tieni a temi come l'ecologia e la libertà, dovresti fuggire da
SeL come la peste, visto che Vendola è quello degli inceneritori e
degli accordi con MS (risparmio paralleli con la "sinistra", che
sarebbe come sparare sulla croce rossa).
Chi non è schifato da queste cose e ci rimane in SeL, significa solo
che ha interesse a farlo ma che di quei temi non frega nulla, in
realtà.
>> si che possono, fra un anno. e nel frattempo possono dire "abbiamo
>> fatto una cazzata, questi accordi non verranno mai applicati".
>> peccato che non lo facciano
>
> Non lo faranno perchè non possono farlo. Sarebbe come recedere dall'accordo
> prima del termine contrattuale. Non credo che Microsoft starebbe a guardare.
han fatto la cazzata? che ne paghino le conseguenze loro, non noi.
> E nel frattempo, aspettiamo un anno? E' più utile cercare di ottenere qualcosa
> nel frattempo. Per usare un'efficace metafora non mia, il nostro scopo
> dev'essere far sì che sul Protocollo "si depositi la polvere".
concordo... non aspettare, ma *resistere*: quel centro Microsoft non
dovrà mai venir costruito
>> Esatto. Ma per il momento, non è così. Gli accordi ci sono senza
>> alcuna presa di posizione in merito.
>
> Come ti ho scritto sopra, la Regione non può prendere posizione nel senso che
> vorremmo noi. Ma possiamo provare a spingerli in direzione di una non
> applicazione, di fatto, degli accordi sottoscritti.
Se non può farlo, significa solo che non ha intenzioni concrete nei
nostri confronti. E comunque è una cosa che dovrebbe dirci la regione,
e che avremmo anche chiesto, valutandone collettivamente la risposta,
se avessimo potuto chiedere quel famoso incontro che non è stato fatto
grazie ad Assoli e alla gelosa monopolizzazione dell'intera questione.
Non è sterile polemica, chi vuole capisca, chi non vuole la interpreti così.
>> Ovvio che tutto quello che viene fatto "in direzione del software
>> libero", finchè non c'è questa presa di posizione, non sono altro che
>> un modo come un'altro per comprare il nostro silenzio (cosa che per
>> altro sono già riusciti a fare, visto che il dibattito non è più
>> pubblico ma ristretto a questa lista)
>
> Può darsi che quella sia l'intenzione, può darsi di no. Credo valga la pena
> andare a vedere il bluff.
Certamente. Il problema è: a che punto capiamo che è un bluff e
cominciamo a giocare alle regole nostre, invece di subire sempre le
loro?
Nel senso, se esce fuori la solita legge del menga e per di più non
viene applicata, che facciamo?
A parte cantarla come l'ennesima grande vittoria perchè "c'è una legge
scritta da noi (pfffffffffff!)", naturalmente.
Ciao,
--
Marco Bertorello
System Administrator
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"che storie che raccontano giu in centro!
parlano di liberta ma l’han persa sul momento"
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