[Discussioni] lingue, linguaggi e software libero era:povera italia (non solo l'italiano)

[guido iodice]

Il giorno 26 gennaio 2011 17:14, Alessandro Rubini <rubini a gnudd.com> ha
scritto:

> > Comunque aderendo alle proteste degli altri iscritti, per me la
> > discussione puo` finire qui.
>
> Per tutti gli altri poteva finire molto prima.
>

Data la stima che ti porto, anche se non ti conosco personalmente, non
replico su questo.

Tuttavia estrapolo solo la parte effettivamente interessante (per una lista
sul software libero) della questione:

All'inizio del mio post,[...]
> parlavo della correlazione [...] tra la
> libertà della lingua e la libertà del software
> (del resto il software è scritto in un linguaggio e ad esso si applica
> la tutela delle opere letterarie).
>
> Era un discorso che aveva un senso anche idealistico: se rifiutiamo il
> libero sviluppo (arricchimento) della lingua, rifiutiamo la
> partecipazione della società alla costruzione della lingua
> e creiamo monopoli culturali e soprattutto subculturali.
>

Io ho espresso la mia opinione: le due cose non sono correlate. Si può
essere dei puristi per ciò che riguarda le lingue naturali o i linguaggi di
programmazione (non è raro vedersi rifiutare codice solo perché indentato -
terribile anglismo! - in modo diverso da quanto stabilito dal progetto), ma
essere sostenitori del software libero e in generale della condivisione
della conoscenza.
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