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[luca menini]

Il 26 luglio 2012 10:57, Domenico Squillace
<domenico.squillace a gmail.com> ha scritto:
> sembra incredibile ma bisognerà vedere bene i dettagli perchè è lì che si
> cela il "diavolo"!!!
>
> Come giustamente detto, si fa cenno soprattutto all'economicità del SL o "a
> codice sorgente aperto" e si rimanda all'Agenzia per l'Italia Digitale per
> criteri e e modalità...
>

Esatto. Questo e' uno di quei dettagli in cui puo' annidarsi il diavolo :-)
Quindi questa parte va "presidiata" bene.
Azione di lobby verso DigiPA?


> La vera "rivoluzione" sarebbe stata quella di centralizzare lo sviluppo del
> SW necessario alla PA: mutatis mutandis quello che si sta facendo per gli
> acquisti con Consip ...
>

Il 70% dello sviluppo software per la PA e' sviluppo "ad hoc".
Impensabile riuscire a centralizzarlo.

Diversa invece e' la questione CONSIP.
Acquisti "beni" tutti uguali o "servizi". Si possono pensare "gare
uniche" nazionali.
Anche qui pero' si annida il diavolo :-)
Fanno gare per "licenze d'uso" (tutte uguali) di tal software.
Ti servono 100 licenze di un tale prodotto?
Vai in CONSIP e lo acquisti come "bene". Non devi fare nessuna analisi
comparativa.
E' come comperare matite o risme di carta.
E tra l'altro la PA le licenze d'uso le inventaria e le mette a patrimonio.
Sono considerate alla stregua di un qualsiasi altro investimento in
bene "durevole".

Ad esempio nella convenzione "Microsoft 10":
http://goo.gl/Lr6MD
puoi comperare tutte le licenze che ti servono senza valutazione comparativa.

Il diavolo ... :-)

Ciao.
luca

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