[Discussioni] Compatibilità Licenze
k2 a larivoluzione.it
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Ven 18 Maggio 2012 02:02:55 CEST
On Thursday 17 May 2012 22:00:27 Francesco Potortì wrote:
> Marco Bresciani:
> >> > sto valutando le licenze da adottare per un manuale che sto
> >> > scrivendo e, oltre alla ovvia GNU FDL e alla CC BY-SA Italia 3.0,
> >> > vorrei capire se questa licenza qui sotto (che immagino conoscerete)
> >> > risulta compatibile con queste due citate e colla definizione di Opere
> >> > Culturali Libere di freedomdefined.org
> >> >
> >> >http://www.costozero.org/wai/licenza.html
> >> >http://www.costozero.org/licenze/licenza_CopyZero_X_2.3.pdf
>
> nag:
> >E' compatibile ma non si applica al software.
>
> Che vuol dire "è compatibile"?
> Per quanto riguarda la GNU FDL, so cosa vuol dire, ma dipende da quali
> caselline si segnano.
Certamente, dipende dalle caselline segnate.
> Non credo proprio che lo sia se si usa l'opzione
> copyleft.
Nella fattispecie l'opzione copyleft prevede semplicemente stesse condizioni e
termini per l'opera derivata. Non prevede la stessa licenza. Ci sono licenze
copyleft che prevedono la stessa licenza anche sui derivati, qui non c'è
nessuna preclusione all'adozione di altre licenze copyleft.
Logicamente la compatibilità può non essere biunivoca.
> Per quanto riguarda la CC BY-SA, non so cosa vuoi dire e in
> ogni caso dipende comunque dalle caselline marcate.
Sì, dipende sempre dalle caselline marcate.
>
> Francesco Potortì:
> >> Mi lasciano perplesse diverse cose. Prima di tutte, l'affermazione
> >> nella pagina principale
> >
> >Che non è la licenza, è una vecchia slide per conferenze...
> >
> >> secondo cui «se l'atuore non è anche titolare dei
> >> diritti connessi e una licenza non ha ad oggetto anche questi diritti,
> >> chi mette a disposizione del pubblico un'opera e chi la fruisce commette
> >> un illecito». Il che alla lettera è vero
> >
> >E' vero, è vero... :-)
> >
> >> ma qualunque licenza per
> >> distribuire contenuto libero in realtà consente qualunque tipo di uso,
> >> per cui si tratta di una preoccupazione non rilevante.
> >
> >No, questo non è vero.
> >Di un brano musciale, ad eempio, devi licenziare sia l'opera che
> > l'esecuzione. Le CC adesso licenziano anche i diritti morali e i diritti
> > connessi proprio per via di questo problema (che io stesso ho sollevato
> > innanzi ai "redattori competenti").
>
> Se do una licenza per qualunque uso il problema non si pone, mi pare.
Se tu che dai la licenza sei l'autore-esecutore-produttore del brano musicale
o comunque detentore di tutti i diritti d'autore e connessi sull'opera il
problema non si pone.
Ma se tu sei soltanto l'autore, con quale diritto metti a disposizione
un file audio su cui altri vantano diritti?
E' dunque formalmente necessario che la licenza preveda la concessione di
tutti i diritti: d'autore e connessi.
> >> La seconda che mi lascia perplesso è che è scritta in italiano. È una
> >> scelta, ovviamente, ma in pratica taglia fuori il riutilizzo fuori
> >> dall'Italia, cosa particolarmente infelice se uno decidesse di usarla
> >> per il software, ma anche per qualunque opera che possa venir tradotta.
> >
> >Come detto, al software non si applica. Lo dice la licenza stessa.
>
> Ho visto anche la licenza per il software, presente sullo stesso sito.
>
> Per quanto riguarda l'altra, rimane il problema della traduzione o
> comunque del riutilizzo fuor d'Italia.
Se il foro competente è quello dell'autore e la legge applicabile è quella
dell'autore, è preferibile che la licenza parli la lingua dell'autore.
Poi le traduzioni sono sempre possibili. Ma non verrebbero mai stranieri su un
sito italiano, scritto in italiano, per adottare una licenza scritta in
inglese a cui però si applica la legge italiana e che prevede la competenza di
un foro italiano. :-)
>
> >> La terza è che i permessi concessi sono elencati esplicitamente, il che
> >> significa che se i termini usati non sono esattamente quelli corretti o
> >> se manca qualcosa il relativo diritto non è concesso.
> >
> >Mi preoccuperei del contrario.
>
> Se uno ci tiene a concedere tutti i diritti si preoccupa di quel che
> dicevo io :)
Come preferisci, ma il concetto è che ci sia la consapevolezza
di ciò che si vuole concedere. Io preferisco sicuramente una scelta
consapevole alla scelta di una licenza che poi non si è ben capito cosa
consente di fare e cosa non consente di fare (le persone non le leggono
nemmeno!).
E poi la libertà di scelta avvicina all'open content anche le persone con
maggior senso della proprietà: ho visto persone concedere pochi diritti (non
erano nemmeno licenze libere), poi spuntare sempre di più caselline e infine
arrivare a una concessione totale o pressoché totale.
E magari adesso useranno pure altre licenze libere più note: benissimo.
>
> >> Mah? Cosa vuoi dire esattamente con "compatibile"? Una volta data la
> >> definizione, perché ci tieni che sia compatibile? Non è più semplice e
> >> sicuro usare una delle due che hai citato prima?
> >>
> >> Per quanto riguarda la definizione di freedomdefined.org, che è
> >> essenzialmente quella di "software libero" applicata alle opere in
> >> generale, nella licenza che vedo manca il permesso di distribuire
> >> l'opera modificata. Secondo me è una svista, più che una limitazione
> >> intenzionale, ed è un esempio di quanto sia difficile scrivere bene una
> >> licenza e quanto sia poco raccomandabile usare una licenza che non
> >> rientri fra quelle ben note.
> >
> >Eh?? What?? Vi prego, leggetela con un minimo di attenzione, vi prego.
>
> Gia fatto. Non c'è, per quanto vedo.
Si danno le definizioni di "Opera" e di "Opera derivata".
Il derivato non è l'opera modificata, ma l'opera tradotta, trascritta o
elaborata.
L'opera meramente modificata (quindi modificata non al punto di configurare
un'opera derivata) resta "Opera" (cioè la stessa Opera oggetto della licenza)
e come tale può essere distribuita.
Per l'"Opera derivata" invece (traduzione, trascrizione, elaborazione) si
evince la possibilità di sua redistribuzione ecc. dalla clausola copyleft.
bye
nag
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