[Discussioni] Risparmio
saint a eng.it
saint a eng.it
Mer 30 Lug 2014 14:00:23 CEST
loredana writes:
> Ogni migrazione ha un costo, che e' quello che viene presentato agli
> amministratori che devono decidere se finanziarla o no.
>
> Questo costo dovrebbe avere delle voci. In particolare, dovrebbe essere
> indicato il costo relativo a mantenere le stesse funzionalita' del
> sistema precedente. Con formati aperti e standard questo costo sarebbe
> basso, l'equivalente di una prima installazione di libreoffice e della
> configurazione di sistema, files, database, debug etc.
Non proprio. Dimentichi ad esempio tutte le applicazioni che "pilotano"
un prodotto di office automation.
> Qual e' stato il costo effettivo, per esempio, nel caso di Tolosa? In
> particolare, quale porzione del costo della migrazione e' dovuto al
> lock-in? Bene, quel costo non va imputato, materialmente o
> metaforicamente, alla migrazione stessa. Ne' il problema, ne' il costo
> relativo ci sarebbero stati se si fosse operato sin dall'inizio nel modo
> corretto. Indi, il costo va imputato, possibilmente materialmente ma, se
> no, certo in modo chiaro e netto, a chi il problema l'ha causato,
> inventandolo dal nulla, visto che esiste da sempre un modo di evitare il
> lock-in, qualsiasi sistema si usi, compreso quelli proprietari.
Posizione che non posso condividere.
Prima di tutto sappiamo che c'è un 10%, ma non sappiamo nulla di quel 10%.
Potrebbero esserci prodotti che non hanno un equivalente libero o il
cui rimpiazzo libero non è all'altezza (al momento mi viene in mente
Project), i prodotti citati prima, magari nati in epoche in cui il
software libero non dava ancora abbastanza credito, o altro
ancora. Senza una lista dettagliata dei casi in cui non si è migrato
si rischia di fare una ingiusta caccia alle streghe.
--
/\ ___ Ubuntu: ancient
/___/\_|_|\_|__|___Gian Uberto Lauri_____ African word
//--\| | \| | Integralista GNUslamico meaning "I can
\/ coltivatore diretto di software not install
già sistemista a tempo (altrui) perso... Debian"
Warning: gnome-config-daemon considered more dangerous than GOTO
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