[Discussioni] PI: Java ed Android, anche Obama sta con Oracle

Paolo Holzl paolo a holzl.it
Ven 5 Giu 2015 10:11:51 CEST


Il 05/06/2015 09:43, Francesco Potortì ha scritto:
> Il caso generale è potenzialmente drammatico: se non cambia nulla, le
> interfacce diventano soggette a licenza di copyright.  Un colpo
> fortissimo al concetto di ineroperabilità e di conseguenza al software
> libero, che rischia di rimanere relegato ai soli ambienti tradizionali e
> venir tagliato furoi da ogni progresso.

Premesso che mi sto ancora formando un opinione in proposito, da sempre 
ci sono state scelte di campo, chi sviluppa per IOS, chi per Android, e 
chi per ambienti Microsoft di fatto 'sposa una causa', con tutte le 
dipendenze che questo genera, l'importante è esserne consapevoli.

Nulla mi vieta di scrivere un applicazione in Html5 e Javascript o 
all'occorrenza in C ecc.

Forse l'unica convinzione da scalzare nell'opinione pubblica è che 
Android sia sinonimo di ambiente libero.
Delle volte certe scelte sono determinate dal fatto che qualcuno non ha 
trovato nei sistemi liberi la velocità e la comodità di certi ambienti 
che liberi non sono (purtroppo in certe situazioni questo accade).

Ad esempio uso Linux per tantissime cose ma un Access per Linux 
all'altezza di quello di Microsoft (per il front end) non l'ho trovato e 
quindi pur consapevole di tutte le dipendenze che questo ingenera, uso 
quello per Windows.
Uso ODBC in modo da avere una certa indipendenza dal database server ma 
ho vincoli evidenti di cui sono assolutamente consapevole.

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