[Dizionario] Re: dizionario Digest, Vol 7, Issue 3
ML
marikalo a hotmail.com
Lun 11 Ott 2004 00:17:00 CEST
Grazie infinite Valentina per i chiarimenti,
effettivamente molte cose cominciano a quadrare un po' meglio
> > Questa seconda strada implicherebbe dei problemi legali?
>
> Domanda bella ed opportuna. :)
> Il diritto morale d'autore comprende il diritto all'integrità dell'opera:
> l'autore ha diritto ad opporsi a quelle modifiche della sua opera che
siano
> pregiudizievoli al suo onore o alla sua reputazione.
> Possono anche darsi interventi lesivi sull'opera senza che questa venga
> modificata, deformata o mutilata: sono i casi in cui l'impiego dell'opera
ne
> falsi il suo carattere e il significato nel giudizio del pubblico.
>
> Sul ritocco dei contenuti, quindi, opererei con cautela. ;)
In merito ai ritocchi intendevo come ha evidenziato anche Andrea:
> Se noi cerchiamo di fare un buon dizionario aggiungendo
> voci nostre a quelle del Melzi, indicando esplicitamente
> quali sono nostre e quali del Melzi, dovremmo essere
> abbastanza al riparo da pericoli, giusto?
>
> L'opera derivata potrebbe poi avere un nome diverso,
> in modo da sottolineare che non vogliamo farla
> passare come il Melzi originale...
>
Ovvero strada 1) ricopiare pedissequamente il Melzi (refusi compresi)
strada 2) citare il Melzi come fonte del nuovo dizionario "XWZ"
Le due strade sono possibili e con quali rischi legali?
>
> Valentina, volevo chiederti un piccolo aiuto per immaginare
> degli incentivi per fare decollare l'iniziativa, anche qui rispettando
> fedelmente la legge.
>
> Appare chiaro che se chiediamo ad 8000 persone di trascrivere una
> pagina del Melzi, alla fine le pagine trascritte sarebbero circa 10-20.
>
> Se invece abbinassimo l'estrazione di alcuni premi (ad esempio
> un telefono cellulare ultima moda, una macchina fotografica digitale,
ecc.)
> alla trascrizione delle pagine, secondo me molte persone si metterebbero
> veramente a trascrivere almeno una o due pagine... e si finirebbe
> in poco tempo. :-)
>
> Però probabilmente non ci piacerebbe entrare nella fattispecie
> dei concorsi a premio commerciali, per evitare gli oneri connessi...
>
> ( Ho provato a leggere un po' la normativa:
> http://216.239.59.104/search?q=cache:www.assoprom.it/dl1242002.rtf )
>
> Pensavo inizialmente che mettendo in palio dei premi,
> un po' come sta facendo ora LiberLiber, non ci fossero problemi
> visto che il fine del concorso non è incentivare la vendita di qualcosa:
>
http://www.liberliber.it/iniziativespeciali/2004/convegno/gioco/regolamento.htm
> http://www.liberliber.it/iniziativespeciali/2004/convegno/gioco/premi.htm
>
> Ma poi con il motore di ricerca ho trovato la risoluzione che segue
> (non so la fonte) in cui pare che, quando ci sono sponsor,
> si configura un fine pubblicitario indiretto che porta ugualmente
> il concorso nella fattispecie di quelli regolati dalla legge con notaio
ecc. :-(
> http://www.lombardol.it/Cirrismin/00000156.ris.html
>
> Però supponiamo che i premi cadesso dal cielo, ovvero
> che non ci fossero sponsor, si riuscirebbe allora a fare
> un concorso a premi avente fini puramente culturali
> (più trascrivi più puoi vincere) non soggetto alla disciplina
> dei concorsi a premi? Questo forse è possibile a giudicare
> dalla conclusione della risoluzione precedente...
>
> Si potrebbe pubblicizzare un tale concorso su internet e
> sul territorio stampando qualche decina di migliaia di volantini
> da distribuire ad esempio davanti a scuole, università, ecc.?
>
> L'infrastruttura tecnologica per sostenere dall'inizio alla fine
> la trascrizione è già abbastanza pronta, se riusciremo a trovare
> anche delle vie efficaci di promozione, allora il gioco è fatto! :-)
>
> Ciao, Andrea
>
Andrea,
sarà colpa della mia poca praticità con i concorsi e con i premi, o
soprattuto il timore dei refusi. Infatti come hai potuto notare nella
ridigtazione di pagina 1 già c'era una svista e ce ne saranno tantissime
altre in tutte le altre pagine, per quanto noi possiamo essere interessati e
appassionati del problema. Anche per questo motivo avevamo pensato alla
scansione delle immagini per mettere a disposizione di tutti i partecipanti
al progetto una copia ugale alla quale ciascuno poteva fare riferiment oper
effettuare controlli incrociati. Ora, ampliare il coinvolgimento mi sembra
molto allettante, ma come facciamo ad assicurarci della esattezza dei dati
digitati? Ricontrollare implica molta più fatica che immettere.
ciao Marìka
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