[Formati] Formati (2)
Roberto Galoppini
galoppini at acmesolutions.it
Mon Jan 31 14:07:04 UTC 2005
Marco A. Calamari wrote:
> On Mon, 2005-01-31 at 09:31 +0100, Mirko Maischberger wrote:
>
>>So che forse non è la lista giusta, ma volevo porre la questione sia in
>>modo privato che con audience più larga di formati@ (credo).
>>
>>Mi interesserebbe l'opinione di questa lista su una serie di
>>affermazioni riguardanti "formato libero". Per ognuna di esse vorrei
>>avere un vero od un falso secchi dal maggior numero di persone.
>>
>>Se poi volete anche aggiungere delle note, ben vengano.
>>
>>Vi prego di pensare prima alle differenze che ci possono essere tra
>>formato aperto, standard aperto, formato libero, libertà della
>>documentazione del formato e libertà dei dati.
>>
>>NOTA: ho leggermente modificato le affermazione per renderle, spero, più
>>chiare, lasciate perdere il chiarimento sul dato di ieri sera, lo usavo
>>con due accezioni diverse, userò file come suggerito da Sorce.
>>Quando poi scrivo "validatore" pensate in linea di massima ad uno
>>XML-Schema e quando dico "validare un file" alla verifica di validità di
>>un file XML secondo lo schema precedente.
>
>
> C'e' il problema di fondo che ancora non abbiamo una
> definizione precisa di "formato libero" quindi per ora
> siamo a livello di opinioni bene informate
Già, ammetto che il non disporre di una definizione (condivisa) non
permette di esprimere giudizi di merito sul singolo formato, anche se
forse cominciare dalla fine può essere un modo per riattivare il
processo: rispondo a quelle non relative a uno specifico formato.
>>1.2 gnumeric è un formato libero.
>
>
> Io non ho trovato niente sulla documentazione, quindi
> rispondo "non lo so"
>
> Vorrei sottolinerare pero' che, contrariamente a quanto
> detto in un messaggio precedente (se ho capito bene)
> non e' detto che un formato sia libero perche' lo
> implementa un software libero.
> A parte l'esempio banale di OOo e .doc, il fatto
> che un software che si definisce libero implementi
> un formato non da' in realta' nessuna garanzia.
Assolutamente. Aggiungo che non è necessario che un formato libero sia
implementaTO da programmi aventi licenze libere, è sufficente che sia
implementaBILE, in altre parole le specifiche del formato non devono
porre restrizioni che impediscano tale implementazione.
>>2.1 Un formato libero deve poter essere aperto e modificato, oggi,
>>usando software libero.
>
>
> Dipende dalla definizione; direi di no. Un formato e' una specifica,
> il fatto che esista un programma che lo implementa mi sembra
> assolutamente un fatto separato.
Concordo.
>>3.2 Un formato libero è documentato con documentazione reperibile
>>gratuitamente.
>
>
> condizione non necessaria; nemmeno il software libero prevede
> la distribuzione completamente gratuita dei sorgenti.
Dissento, per me il fatto che sia royalty-free, per quanto effetto e non
causa, è una cosa fondamentale ed imprescindibile: io scelgo di usare un
programma (libero, proprietario) che rappresenta i dati un determinato
formato libero, se voglio inoltrare un file contenente dati
rappresentati in quel dato formato e non posso liberamente distribuire
le specifiche di tale formato nego a terzi la libertà di scegliere con
quale programma leggere i dati inoltrati.
>
>
>>3.3 Un formato libero è documentato con documentazione reperibile
>>gratuitamente se si ha una licenza del software che lo ha prodotto.
>
>
> non capisco
E' un sottocaso, quello che conta è la redistribuibilità (vd sopra).
>
>
>>3.4 Un formato libero è documentato con documentazione libera (in stile
>>GFDL, con diritto alla derivazione).
>
>
> direi di no, vedi punto 2.1
Direi che deve essere possibile descriverlo con documentazione che abbia
una qualunque licenza, la GFDL è una possibile scelta.
>
>
>>4.1 Un file in formato libero deve poter essere validato (da chi abbia
>>il file sul suo HD, non dalla madonna :) per garantire la sua aderenza
>>alle specifiche.
>
>
> Perche ? se nessuno ha scritto il validatore il formato
> non e' libero ?????
La questione validatore è onerosa, porselo come obiettivo è al di sopra
delle nostre capacità, IMHO.
>
>
>>4.1bis Un file in formato libero deve poter essere validato da chi ha
>>prodotto il file per garantire la sua aderenza alle specifiche.
>
>
> direi di no. Vedi sopra
La certificazione di conformità a un dato formato standard è un
obiettivo che il gruppo di standardizzazione può porsi, anche per
sostenere economicamente i lavori, ma riguarda il loro modello di business.
>
>
>>4.2 Un file in formato libero deve poter essere validato per garantire
>>la sua aderenza alle specifiche. Il sorgente del validatore deve essere
>>disponibile.
>
>
> direi di no. Vedi sopra
E' la scelta che alcuni adottano (W3C), ma riguarda comunque i corpi di
standardizzazione ed il loro modello di business.
>>4.4 Un validatore di cui sia disponibile il sorgente è parte integrante
>>della documentazione del formato e ne dà, in ultima analisi ed in caso
>>di dubbi, l'interpretazione corretta.
>
>
> direi di no. Vedi sopra
vedi sopra.
>
>
>
>>5.1 Un formato libero deve permettere l'accesso ai dati contenuti in un
>>file a chiunque se ne trovi una copia (del file) sulla chiavetta USB,
>>senza restrizioni.
>
>
> ... stiamo andando a caccia di farfalle .... ;)
> direi di no. Vedi sopra
non ho compreso la domanda.
>>5.2 Un formato libero non deve prevedere tecniche DRM.
>
>
> Assolutamente no; chiedi a RMS e scansati se ti ha a tiro ......
Distinguerei i dati dal formato: quello di cui stiamo cercando di dare
una definizione è appunto un formato libero, non vedo per quale motivo i
dati da esso rappresentati non deve esser possibile porre restrizioni
all'uso.
>>5.2bis Un formato libero non deve permettere tecniche DRM.
>
>
> Vedi sopra
vedi sopra.
>>5.3 Un formato libero non deve prevedere techiche crittografiche. (che
>>non vuol dire che non bisogna cifrare i propri dati, ma che non bisogna
>>farlo se si vuole che siano liberi).
>
>
> Ma via.... non confondiamo causa con effetto, contenuto e
> contenitore
Come per i DRM, aggiungo che nel caso specifico questo potrebbe
comportare l'impossibilità di conformarsi a determinate leggi che
prevedono l'utilizzo di meccanismi di cifratura per determinati scopi
(firma, etc).
In mail separata vi propongo l'approccio a cui stavo lavorando
autonomamente, su cui sarei interessato a eventuali sinergie.
Rob Galop
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